Carnevale col cinghiale

Dove eravamo rimasti? A Ghemme, giusto!

Non essendo di Novara, Ghemme a me non diceva niente, tranne che c’è l’altra agenzia della U&C, Ungaro & Cavallito Assicurazioni. Mi ha detto un collega in ufficio che c’è una bella festa di Carnevale.
Però prima di uscire venerdì sera ho guardato con Google e ho scoperto queste colline del Piemonte che non conoscevo. Colline belle e buone, come devono essere i vini che si producono.
Sarà per i paesaggi, sarà per i vini, domenica sono partito dal mio appartamento vicino al corso Torino per scoprirle.

Ma delle colline e di Ghemme non ho visto molto.
Più che altro ho scoperto che da queste parti in campagna girano dei cinghiali da competizione, e che andarci addosso con l’auto non è una bella esperienza.
Non tanto per i cinghiali, che a quanto pare sono corazzati, ma per l’automobilista che si ritrova in un fosso con il paraurti distrutto!

Non scherzo, è andata proprio così: non a me, ma alla ragazza che guidava l’auto davanti a me.
Subito non ho capito cosa succedeva, poi ho vista quella Fiesta grigia sbandare e tuffarsi in un fosso a lato della strada, mentre il cinghiale sfrecciava sull’asfalto ributtandosi nel bosco dalla parte opposta.

Mi son fermato, e ho soccorso… Elisa!
Era un po’ spaventata, molto carina, e insomma siamo rimasti a parlare mentre aspettavamo il carro attrezzi! Per farla ridere le ho detto che anche a me, anni fa era successa la stessa cosa, vicino a Casale Monferrato, però mi era andata meglio, perché avevo investito solo un tasso.
“Com’è stata la cosa?” – mi ha chiesto.
“Diversa… direi variabile, come il tasso!” – le ho risposto, pensando a quello spot di qualche anno fa.

Non ho capito se ha gradito la battuta, perché in quel momento è arrivato il carro attrezzi e dietro a quello suo padre, che Elisa aveva avvisato per telefono. A quel punto ho salutato e le nostre strade si sono divise.

Però in modo del tutto inaspettato è stata una bella domenica: il carro attrezzi portava via l’auto sfasciata, il padre potava a casa la figlia e… io tenevo un numero di telefono scritto sul retro di un biglietto del parcheggio.

Il mio primo lunedì mattina

Da sempre il lunedì mattina è la bestia nera di ogni lavoratore.

Negli ultimi anni, durante i quali vengono pagati ricercatori per gli studi più impensati, qualcuno avrà di certo trovato che esiste nel nostro DNA un gene capace di farci odiare questo giorno della settimana.
Sarà…

Ma io stamattina ero contento di venire in ufficio.

Forse perché le cose nuove son sempre più belle.

Forse perché è la mia prima settimana (completa) di lavoro.

Forse perché ho capito subito che qui si lavora bene e che la giornata non pesa come in altri posti.

Forse perché per venire in ufficio non devo usare l’auto e ho camminato attraverso un parco e lungo i baluardi. Per la cronaca mi piace camminare, e se passo vicino a qualche albero mi piace ancora di più.
Sempre per la cronaca, devo dire che Novara è proprio una bella città!

Oggi un po’ grigia e umida, ma da quello che ho visto nei giorni scorsi regala scorci molto belli. Ad esempio la Cupola di San Gaudenzio vista da una delle vie del centro.

Ho scoperto di aver appena perso la festa patronale, spero di essere ancora qui al prossimo 22 gennaio, nel frattempo mi piacerebbe salire a visitarla.
Per saperne di più