Facce da assicuratori a Novara

Oggi finalmente ho conosciuto il socio di Luigi.

In due settimane non ero riuscito a incontrarlo, e solo in un paio di occasioni l’avevo visto di spalle, mentre usciva dall’ufficio di fretta. E’ anche vero che sono stato spesso a Milano per alcuni corsi di formazione, e di questo aspetto molto positivo parlerò successivamente.

Però in fondo avevo iniziato a pensare che:

  1. Il secondo socio non esistesse, e fosse un personaggio fittizio creato da Luigi per oscuri motivi fiscali
  2. Claudio fosse un imprenditore di quelli schivi e solitari, che gestiscono la propria azienda da una super villa circondata da boschi e popolata da dobermann ben addestrati
  3. Io stessi antipatico a Claudio, e che quindi mi evitasse in modo sistematico, nell’attesa di trovare il modo di licenziarmi

Ma non è così.
Almeno spero, soprattutto per il punto C.
Claudio è infatti una persona cordiale e iperattiva, e si capisce subito che in quarant’anni di lavoro ha visto davvero di tutto. Mi ha dato il benvenuto a bordo e “…ci sarà poi modo di parlare con calma di vari aspetti legati alla professione, e non solo!”
Questo il suo saluto prima di ricevere un cliente.

Coincidenza, prima di lasciare l’ufficio una collega mi ha chiesto se gentilmente l’aiutavo a spostare una cassettiera dietro alla quale era scivolata una pratica.
Ho trovato nientemeno che questo reperto arch… oggetto di repertorio.
Una foto di… ad occhio e croce direi di venti anni fa.
L’agenzia di assicurazioni era sempre nello stesso luogo, a Novara.

Ho chiesto a Luigi – guarda caso Claudio era già uscito per un incontro – se potevo pubblicarla, e mentre mi dava il consenso ha ipotizzato che fosse di metà anni ’90.
“Sarebbe bello scattarne una oggi!” gli ho detto.
“Perché? Per vedere che siamo invecchiati?”
“No, per capire se avete cambiato i quadri!”

Ci siamo salutati e buon weekend a tutti.

Imprevisti da circolazione

Ieri mattina, lunedì, arrivo in ufficio e Marco, un collega, mi dice subito: “Ciao, guarda che ti vuole Luigi in ufficio…”
Non conosco molto bene il collega, ma ha una espressione preoccupata e  fa preoccupare anche me.
Non è che il capo se l’è presa per il post di Ghemme?

Busso alla porta, entro nel suo ufficio e attendo che finisca una telefonata.
“Bravo!” mi dice subito, sorridendo.
Prima di sorridere a mia volta, cerco di capire se quel complimento sia autentico o carico di una ironia della quale ancora non conosco la causa.
“Grazie, per cosa…?”
“Ho letto quello che hai scritto, e mi hai fatto venire in mente che nessuno chiede mai di mettere in polizza una copertura…”

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Il mio primo lunedì mattina

Da sempre il lunedì mattina è la bestia nera di ogni lavoratore.

Negli ultimi anni, durante i quali vengono pagati ricercatori per gli studi più impensati, qualcuno avrà di certo trovato che esiste nel nostro DNA un gene capace di farci odiare questo giorno della settimana.
Sarà…

Ma io stamattina ero contento di venire in ufficio.

Forse perché le cose nuove son sempre più belle.

Forse perché è la mia prima settimana (completa) di lavoro.

Forse perché ho capito subito che qui si lavora bene e che la giornata non pesa come in altri posti.

Forse perché per venire in ufficio non devo usare l’auto e ho camminato attraverso un parco e lungo i baluardi. Per la cronaca mi piace camminare, e se passo vicino a qualche albero mi piace ancora di più.
Sempre per la cronaca, devo dire che Novara è proprio una bella città!

Oggi un po’ grigia e umida, ma da quello che ho visto nei giorni scorsi regala scorci molto belli. Ad esempio la Cupola di San Gaudenzio vista da una delle vie del centro.

Ho scoperto di aver appena perso la festa patronale, spero di essere ancora qui al prossimo 22 gennaio, nel frattempo mi piacerebbe salire a visitarla.
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Quando si chiude una porta…

Dice il proverbio che si apre un portone…

Stamattina a dire la verità il portone di accesso del palazzo non si apriva, ma il mio nuovo capo mi ha visto nell’androne e mi ha aperto. Con un sorriso, e questo fa sempre piacere. Soprattutto quando arrivi in un nuovo posto di lavoro!

Devo dire che è andata molto meglio con la seconda porta, quella a vetri dell’ufficio. Prima di entrare ho guardato oltre quella superficie trasparente e ho visto scrivanie sulle quali già si lavorava.
Un bel respiro e ho spinto quella porta trasparente.


Il tempo per alcune presentazioni e un rapido saluto, e mi son messo dietro ad un computer, per iniziare questo lavoro in agenzia. A Novara, alla Ungaro & Cavallito.

Ora sono qui, fra le varie incombenze ho anche da seguire il sito e la pagina Facebook.
Oh, se qualcuno sa come si scrive il blog di una agenzia di assicurazioni, me lo dica subito!
In cambio assicuro qualche consiglio su qualche polizza. Non posso assicurare uno sconto, ma posso provarci, chiedendo a Luigi o a Claudio.

Per oggi cerco di capire da che parte son girato, nei prossimi giorni sicuramente troverò qualche spunto per scrivere qualcosa. Quello che ho capito dopo aver scambiato alcune parole con i nuovi colleghi è che qui tutti hanno parecchi interessi, quindi fra una polizza e l’altra penso scoprirò di questa città, Novara, e di questa provincia molti aspetti che da forestiero non avrei pensato!

Del resto sono una persona curiosa e attiva anche io, vediamo che succede nei prossimi giorni…